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[Lettera (di replica) di Ernesta Cok Tignino (Catania) a Rita Montagnana Togliatti (Roma) con materiale informativo sugli orientamenti e le iniziative del Comitato femminile di propaganda e assistenza ai volontari e ai partigiani patrioti d'Italia]

Descrizione

Nel documento il Comitato femminile di propaganda e assistenza ai volontari e ai partigiani patrioti d'Italia di Catania, che rientra nella categoria dei "gruppi riconducibili ai Gdd" per tipo di attività svolta, è definito come un movimento femminile di rinascita nazionale cui aderisce un numero crescente di donne della provincia di Catania e limitrofe, nonostante particolari difficoltà ambientali dovute alle forze del disfattismo.
L'iniziativa resta nelle mani di Ernesta Cok Tignino e delle compagne Concettina Campisano, Maria Salemi e Nannina Tignino.
Si riepilogano varie iniziative locali che denotano la grande vivacità del Comitato. Tuttavia non si ritiene opportuna la fusione, sollecitata da Montagnana in data 4 agosto 1944, con il Comitato di assistenza volontaria femminile catanese, che ha carattere elitario e promuove esclusivamente attività ricreative per i soldati.
Si conferma l'arrivo a Catania di alcuni numeri del giornale "Noi Donne" e l'impegno a distribuirlo in loco.
Non mancano ragguagli sulla scarsa opera delle donne comuniste nella provincia con riferimento alla breve vita della Sezione femminile catanese del Pci, scomparsa dopo poco tempo a causa delle molte prevenzioni verso il Pci, prevenzioni che si spera di superare con il Comitato suddetto grazie alla sua composizione eterogenea (infatti raggruppa donne di tutte le età, tutte le classi sociali e tutti i partiti politici).


Autore Ernesta Cok Tignino
Luogo Catania

Tipologia lettera dattiloscritta
Estremi cronologici 18/08/1944

Persone citate

Concettina Campisano
Maria Salemi
Nannina Tignino

Enti citati

Comitato di assistenza volontaria femminile di Catania
Sezione femminile del Pci di Catania


Soggetti
  • Rapporto con altre organizzazioni
  • Organizzazione interna
  • Attività
Specifica per soggetti

Note

L'autrice della lettera si chiama Tignino da parte del marito, che è un noto socialista catanese. E' una delle responsabili del Comitato femminile di propaganda e assistenza ai volontari e ai partigiani patrioti d'Italia di Catania.

Allegato Nessun allegato

Ente di conservazione Fondazione Istituto Gramsci - Roma

Fondo archivistico Fondo Rina Picolato (archivio sezione femminile del Pci)
Segnatura Fondazione Istituto Gramsci, fondo Rina Picolato, MF. 242, pagg. 650-651

Note di provenienza archivistica

Il documento fa parte della corrispondenza tra Ernesta Cok Tignino (Catania) e Rita Montagnana Togliatti (Roma) e si trova nel microfilm 242 del fondo intitolato a Rina (Caterina) Picolato, allora responsabile femminile del Pci per l'Italia settentrionale e tra le fondatrici, a Milano, nel novembre 1943 dei Gruppi di difesa della donna e per l'assistenza ai combattenti della libertà, insieme alle comuniste Giovanna Barcellona e Lina Fibbi, alla socialista Lina Merlin e all'azionista Ada Gobetti.
Il microfilm 242 contiene, tra l'altro, documenti sul movimento femminile di matrice comunista nelle regioni campana e siciliana, che testimoniano l'attenzione del Pci verso la questione femminile.