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Direttive di lavoro nell'attuale momento insurrezionale per i "Gruppi di difesa della donna"

Descrizione

Dopo la liberazione di Roma (4 giugno 1944) i tedeschi sono costretti a ritirarsi verso il Nord, la fine della guerra e la liberazione si avvicinano e dunque si apre una nuova fase della lotta portata avanti dai partiti antifascisti riuniti nel Cln, dai partigiani combattenti e dagli organismi di massa. I Gdd in questa fase devono sviluppare la propria azione per mobilitare tutte le donne. Nelle fabbriche devono formare dei Gruppi di difesa femminili e di resistenza contro le deportazioni delle operaie, il trasferimento dei macchinari e della produzione; tali Gruppi devono impedire i piani tedeschi e fascisti mediante scioperi, astensioni dal lavoro, sabotaggio e boicottaggio che devono andare di pari passo con le proteste per le rivendicazioni di tipo economico. Nelle campagne i Gdd devono mobilitare le donne affinché impediscano le spoliazioni e le razzie durante la ritirata tedesca e perché assaltino i magazzini e i depositi dei prodotti alimentari. Le donne dei Gdd devono poi sostenere i partigiani assumendo le funzioni di staffette, portaordini, informatrici. Un aspetto importante da curare è quello dell'assistenza sanitaria ai partigiani e per questo i Gdd devono organizzare corsi per infermiere, chiedendo l'aiuto degli studenti di Medicina aderenti al Fronte della gioventù e dei medici iscritti ai partiti antifascisti del Cln; inoltre devono individuare e allestire luoghi di ricovero per i feriti e i malati. Le aderenti ai Gruppi di difesa della donna hanno anche il compito di «neutralizzare e disarmare» i fascisti svolgendo presso di loro un'opera di propaganda per convincerli che devono passare dalla parte della Resistenza portando con loro le armi. Devono organizzare le proteste contro gli sfollamenti e le evacuazioni ordinate dai nazisti per motivi militari; manifestare contro le fucilazioni di renitenti e adoperarsi per la loro liberazione. La collaborazione attiva con gli altri organismi di massa e con i centri dirigenti del movimento di opposizione è un altro importante obiettivo che i Gdd si devono porre.


Autore Comitato nazionale dei gruppi di difesa della donna e per l'assistenza ai combattenti della libertà
Luogo

Tipologia altro - direttive dattiloscritte
Estremi cronologici [04/06/1944-25/04/1945]

Persone citate

Enti citati

Cln
Gdd
Gap
Gruppi di difesa operaia


Soggetti
  • Rapporto con altre organizzazioni
  • Organizzazione interna
  • Attività
Specifica per soggetti

Note

Si deduce la data dall'avvenuta liberazione di Roma citata più volte nel testo.

Copie del documento si trovano presso la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, Partito comunista italiano, Triumvirato insurrezionale Emilia-Romagna, Direttive, b. 4, fasc. 20, e Comando unico militare Emilia-Romagna, Corrispondenza, b. 2, fasc. 27 (v. schede 997, 1041); inoltre presso Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea in Ravenna e provincia, 28ª brigata Garibaldi Mario Gordini, Appendice C, fasc. Sezione C 1° catalogo, sfasc. p) Gruppi di difesa della donna e per l'assistenza ai combattenti della libertà (v. scheda 1009).

Allegato Nessun allegato

Ente di conservazione Fondazione Casa di Oriani

Fondo archivistico Partito comunista italiano, Federazione provinciale di Ravenna
Segnatura II settore, contenitore G, cartella b, Gruppi di difesa della donna - Udi - Commissione femminile di Partito

Note di provenienza archivistica