Scheda documento torna alla ricerca

«Noi donne» Edizione Romagnola, a. I, n. 2, 10 luglio 1944

Descrizione

L'articolo "Per la lotta decisiva" riprende il testo di un volantino intitolato Lottare decisamente (cfr. scheda 897) e aggiunge una parte finale rivolta alle donne romagnole perché si mobilitino tutte per spingere gli uomini a lottare e per essere a loro volta protagoniste dell'insurrezione per «conquist[are] la pace, il benessere ed una vita lieta e felice». Nella prima pagina oltre all'articolo vi sono dei riempitivi che incitano a manifestare, a collaborare con gli organismi di massa, con i partigiani e con i centri dirigenti della Resistenza, a mobilitarsi per il salvataggio dei renitenti e degli arrestati.

L'articolo "Assassinio a lume spento" denuncia le uccisioni di partigiani e oppositori che vengono celate al pubblico perché tedeschi e fascisti temono la reazione popolare, e incita le donne a lottare.

L'articolo "Alle donne dei campi" si rivolge alle donne delle campagne dicendo loro che le donne di «Noi donne» le comprendono e sono loro accanto con il pensiero, che sanno che le donne contadine sono in lotta, ma le richiamano alla necessità di organizzarsi e di dare vita ai Gdd e ad intensificare la lotta al fianco dei partigiani.

L'articolo "Donne d'ingegno avanti!" parla invece alle intellettuali per spingerle ad non isolarsi, anche se la loro condizione è diversa da quella delle donne del popolo, ad unirsi alle altre donne, ad alzare «lo sguardo dai libri e [a guardare] alla piaga sanguinante del nostro suolo» che anche loro sono chiamate a difendere «in solidarietà con tutti i patriotti».

L'articolo "Il dovere della donna" chiama tutte le donne a formare i Gdd, ad assumersi ognuna la responsabilità della lotta a prendervi parte. L'articolo pone fra gli obiettivi della lotta l'unione delle masse, la libertà umana, la liberazione dell'Italia, la pace e la libertà per le generazioni future. In particolare per le donne gli obiettivi sono «il diritto alla vita e [...] avere una posizione sociale a fianco dell'uomo». Anche in questa pagina sono presenti riempitivi di incitamento a lottare.

Il numero 2 pubblica la lettera di risposta dei partigiani alle donne comuniste di Forlì edita nel numero di giugno 1944, risposta con cui i partigiani si dicono pieni di ammirazione per le donne e quanto stanno facendo.

L'articolo "Aiuto e solidarietà ai Partigiani" è un ulteriore invito alle donne a sostenere i partigiani ad assisterli e ad agire in prima persona nella lotta.

L'articolo "I nostri Garibaldini" si apre con una descrizione dei partigiani e dei loro obiettivi per poi passare ad elencare una serie di attività che le donne devono svolgere nel campo dell'assistenza, in particolare raccogliendo indumenti, denaro e assistendo le famiglie dei partigiani. L'articolo ha una parte dedicata alla questione femminile e ai diritti delle donne: «Le rappresentanti del sesso debole sapranno dimostrare alla lurida società borghese, che le ha sempre definite «genere di lusso» di che cosa sono capaci. Si meraviglieranno certo questi flosci parassiti di vedere che, nonostante le massime decrepite, questo popolo femminile ha saputo crearsi una coscienza tale da dargli la forza, nella necessità, anche d'impugnare le armi per la difesa delle sue case e per la conquista dei suoi diritti».

"Su compagne" riprende il volantino dallo stesso titolo (cfr. scheda 878).

In chiusura del n. 2 vengono pubblicate due lettere: una firmata da un gruppo di donne della Arrigoni di Cesena indirizzata alle compagne forlivesi per dire loro che le donne di Cesena seguiranno il loro esempio; l'altra di una donna che dice di essere la moglie di un milite fascista che lei ha convinto ad unirsi ai partigiani mettendolo «sulla retta via». La redazione invita tutte le spose dei fascisti a fare lo stesso per salvare loro stesse e i loro uomini.

Infne è pubblicata una prima lista di sottoscrizioni per il giornale «Noi donne».


Autore Gruppi di difesa della donna e per l'assistenza ai combattenti della libertà di Forlì
Luogo Forlì

Tipologia altro - periodico
Estremi cronologici 00/07/1944

Persone citate

Adolf Hitler
Benito Mussolini

Enti citati

Gap
Cln
Partigiani
Comitati di difesa


Soggetti
  • Rivendicazioni economiche
  • Rivendicazioni sociali
  • Rivendicazioni politiche
  • Questione femminile
  • Rapporto con altre organizzazioni
  • Organizzazione interna
  • Attività
Specifica per soggetti

Note

L'edizione romagnola di «Noi donne». Organo di difesa delle donne romagnole fu stampata per volontà del Partito comunista forlivese sotto la responsabilità di Nello Marconi, che curava anche altre testate per conto del partito. Collaboravano all'edizione di «Noi donne» le organizzatrici dei Gdd forlivesi Maria Graffiedi (nata l'8 dicembre 1911 a Forlì, riconosciuta partigiana nella 29ª Gap), Teresa Valmori (nata il 30 ottobre 1904 a Predappio (FC), antifascista, fu più volte minacciata e aggredita dai fascisti e nel 1930 espatriò clandestinamente in Francia. Arrestata dalla polizia francese nel 1940 fu consegnata agli italiani. Operaia a Forlì, organizzò le lotte delle donne nel 1941. Durante la Resistenza fu staffetta del comando della 8ª brigata Garibaldi tra pianura e montagna, riconosciuta partigiana) e Ofelia Garoia (nata a Forlì il 3 gennaio 1909, partigiana dell'8ª brigata Garibaldi, staffetta militare al servizio dell'ufficiale di collegamento del Comando unico militare Emilia-Romagna, dopo la guerra fece parte della Consulta nazionale nel periodo dell'Assemblea costituente). I numeri 1 e 2 di giugno e luglio 1944 furono stampati in 1.500 copie nella tipografia Croppi da Alvaro Bulgarelli, mentre il supplemento fu ciclostilato nella tipografia clandestina del Pci di Forlì a Villa Sisa. Cfr. C. Albonetti, V. Flamigni, R. Maltoni (a cura di), Giornali dell'antifascismo forlivese (1 maggio 1943-9 novembre 1944), presentazione di A. Boldrini, Forlì, Istituto storico della Resistenza di Forlì, 1975, p. 222. Il n. 2 è edito ivi, pp. 227-230.

Allegato Nessun allegato

Ente di conservazione Istituto per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea della provincia di Forlì-Cesena

Fondo archivistico Fondo Augusto Flamigni, Giornali antifascisti 1943-1944
Segnatura b. 3, Noi donne

Note di provenienza archivistica