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NOI DONNE GENNAIO 45

Descrizione

Organo dei “Gruppi di difesa della donna e per l’assistenza ai combattenti per la libertà”. Trattasi di un ciclostile riferito al n.10 del gennaio 1945 (1). Sono complessivamente 8 pagine in carta velina di cui la prima pagina è rappresentata dal sommario che contiene i titoli degli argomenti trattati in ordine d’impaginazione.
I titoli degli argomenti trattati sono i seguenti:
Strenna fascista, strenna di fame!.
1945, Anno di lotta e di vittoria!
Cariche pubbliche ed amministrative alle donne
Il popolo per i sui partigiani
Le donne partigiane
Il pane
Chi ha il riscaldamento?
Leggiamo insieme
Le donne in lotta
In basso contiene le indicazioni di riproduzione del medesimo; tutte le modalità vanno bene dal ciclostile, alla macchina da scrivere. Ampia diffusione deve essere data soprattutto fra le donne Nell'impossibilità di riprodurre tutti gli articoli inviati dal nazionale, riproducete almeno quelli che ritenete più importanti, mettendo sempre l’indicazione di “Noi Donne”.
Il frontespizio elenca l’ordine degli articoli come debbono essere inseriti. Il primo è con il titolo, Unite e compatte verso l’insurrezione; i Partigiani ed una serie di titoli che invitano le donne alla lotta, i compiti che devono svolgere, la responsabilità che hanno in capo, ecc….Il dovere è di salvare i giovani renitenti ed i detenuti politici dalla morte. Chiude invitando le donne Italiane nella lotta per liberare la Patria. Complessivamente sono sei pagine scritte, che solitamente vengono lette e commentate durante le riunioni dei vari settori.


Autore
Luogo

Tipologia altro - Periodico Noi Donne
Estremi cronologici 00/01/1945

Persone citate

Enti citati


Soggetti
  • Questione femminile
  • Attività
Specifica per soggetti

Note

Il periodico “Noi Donne” era ricomparso a Napoli nel giugno del 1944. A pochi mesi di distanza, il 12 settembre si costituisce a Roma il comitato provvisorio dell’Unione Donne Italiane. Durante l’estate di quell'anno le città di Perugia, Siena, Firenze, erano state liberate. Al Nord la guerra partigiana continua, allargandosi un po' ovunque. Il 10 settembre nasce la Repubblica partigiana della val d’Ossola e di lì a breve si costituisce la zona libera della Carnia. In questo clima, l’UDI, a Roma riprende la propria attività, con una pluralità di adesioni politiche di donne appartenenti alle formazioni antifasciste. Al nord dal novembre del 1943 (in primis a Milano) entrano a far parte i G.d.D.. A Reggio si costituiranno a cominciare dal marzo del 1944, dopo la fucilazione dei fratelli Cervi (28 dicembre 1943)(1). In questa drammatica situazione di guerra fra le donne si diffonde sempre di più l'antifascismo ed il giornale “Noi donne”, costituirà un volano per l’estensione dei contatti nel mondo femminile e per dar luogo a quel processo di informazione, formazione che caratterizzerà i Gruppi femminili. (1) Anche a Reggio Emilia vengono stampati e diffusi alcuni numeri ciclostilati del periodico in forma clandestina. Si trovano originali dei numeri di “Noi Donne” n.5 di Agosto 1944, n. 6 del 1 settembre del 1944, n. 10 gennaio 1945.
(1)A. Appari, L. Artioli, N. Caiti, D. Gagliani, L. Spinabelli, Paura non abbiamo....Ed. Il None 1993, pp. 86,87.


Ente di conservazione Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Reggio Emilia

Fondo archivistico Archivi della Resistenza
Segnatura Fondo Zelina Rossi, Busta 11E, Fascicolo n° 1, Stampati

Note di provenienza archivistica

I documenti appartenenti a Zelina Rossi furono nascosti fino alla liberazione dall'autrice stessa. Aveva raccolto molto materiale sia dei Gdd, del Pci, del Cln di Reggio Emilia, che essa si premurò con molta attenzione di conservare . Tutto il materiale fu acquisito dall'Amministrazione Provinciale di Reggio Emilia il 17/01/1968 e versato a Istoreco nel 1997. Appena fu possibile il materiale fu schedato dagli archivisti, dando vita al fondo "Zelina Rossi" ad oggi lì conservato. Comprende 1 busta suddivisa in 11 fascicoli per un totale di 169 carte. Il fondo contiene minute di interventi e di relazioni, materiale sul Soccorso Rosso, schemi di conversazione, materiale per i partigiani, copie di stampati. Alcuni documenti sono dattiloscritti, molti manoscritti. Lo stato di conservazione risulta buono.