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A tutte le dirigenti dei "Gruppi di difesa della donna e per l'assistenza ai combattenti della libertà"

Descrizione

La dirigenza dei Gdd della provincia di Bologna comunica ai Gruppi la sua decisione di intitolare i Gdd che si dimostrano più attivi alle donne uccise durante la lotta partigiana: Irma Pedrielli, Ada Zucchelli, Irma Bandiera, Livia Venturini, Francesca Edera De Giovanni.


Autore Segreteria del comitato provinciale bolognese dei Gruppi di difesa della donna
Luogo Bologna e provincia

Tipologia lettera dattiloscritta
Estremi cronologici [19/09/1944-25/04/1945]

Persone citate

Irma Bandiera
Francesca Edera De Giovanni
Irma Pedrielli
Livia Venturini
Ada Zucchelli

Enti citati

Gdd


Soggetti
  • Organizzazione interna
Specifica per soggetti

Note

Nel documento sono scritti in modo errato i nomi di Francesca Edera De Giovanni, chiamata Francesca Eddera, con uno scambio fra il secondo nome e il cognome, e Livia Venturini, chiamata Lina Venturini.

Una copia dello stesso documento si trova in Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, Comando unico militare Emilia-Romagna, Corrispondenza, b. 2, fasc. 27 (scheda 962).

Irma Bandiera, nata l'8 aprile 1915 a Bologna. Aderì alla Resistenza e fu staffetta della 7ª brigata Gap. Fu catturata dai fascisti nell'agosto 1944 e venne torturata a lungo per estorcerle informazioni sul movimento resistenziale dell'area di Bologna. Il 14 agosto 1944 fu, infine, uccisa non lontano dalla sua abitazione e il suo corpo fu abbandonato per strada come monito e con funzione terroristica per gli oppositori, i partigiani e per tutta la popolazione. Decorata di medaglia d'oro al valor militare alla memoria. Il suo nome fu dato anche alla 1ª brigata Sap attiva a Bologna.
Cfr. T. Rovatti, Via Camicie Nere, Bologna, 14 agosto 1944, in Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia [http://www.straginazifasciste.it/?page_id=38&id_strage=5241].
Notizie biografiche su Irma Bandiera in A. Albertazzi, L. Arbizzani, N.S. Onofri, Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919-1945), vol. II, Dizionario biografico A-C, Bologna, Comune di Bologna, Istituto per la storia di Bologna, 1985, pp. 102-103, sul sito Storia e memoria di Bologna: http://memoriadibologna.comune.bologna.it/bandiera-irma-478043-persona; e sul sito dell'Anpi nazionale, Donne e uomini della Resistenza: http://www.anpi.it/donne-e-uomini/1184/irma-bandiera

Francesca Edera De Giovanni, nata il 17 luglio 1923 a Monterenzio (BO), aderì alla Resistenza nella zona di Monterenzio. Durante una puntata a Bologna Edera e quattro suoi compagni, tra cui suo zio e il suo fidanzato, vennero arrestati e furono fucilati nei pressi del cimitero della Certosa dalla polizia fascista nella notte fra il 31 marzo e il 1° aprile 1944. Edera De Giovanni fu la prima donna fucilata a Bologna. È stata riconosciuta partigiana.
Cfr. T. Rovatti, Via della Certosa, Bologna, 1° aprile 1944, in Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia [http://www.straginazifasciste.it/?page_id=38&id_strage=5211].
Notizie biografiche su Edera De Giovanni in A. Albertazzi, L. Arbizzani, N.S. Onofri, Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919-1945), vol. III, Dizionario biografico D-L, Bologna, Comune di Bologna, Istituto per la storia di Bologna, 1986, pp. 36-37, sul sito Storia e memoria di Bologna: http://memoriadibologna.comune.bologna.it/de-giovanni-francesca-edera-478158-persona; e sul sito dell'Anpi nazionale, Donne e uomini della Resistenza: http://www.anpi.it/donne-e-uomini/2471/edera-francesca-de-giovanni.

Irma Pedrielli, "Vilma", nata il 27 marzo 1924 a Calderara di Reno (BO), residente a Bologna. Partigiana nella 7ª Gap con il ruolo di staffetta impegnata nel servizio collegamento e informazioni. Fu catturata, grazie ad una delazione, dai fascisti della Brigata nera insieme ad altri due componenti di una squadra della 7ª Gap in una base in via Ponte Romano a Bologna. Lei Ada Zucchelli e Roveno Marchesini furono portati alla caserma Borgolocchi, dove furono interrogati e torturati; infine il 19 settembre 1944 vennero condotti al poligono di tiro di Bologna per essere fucilati.
Cfr. T. Rovatti, Poligono di tiro Bologna, 19 settembre 1944, in Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia [http://www.straginazifasciste.it/?page_id=38&id_strage=5249] e Donne della Resistenza bolognese. I luoghi e le forme della presenza, percorso Partigiane e Staffette, via Ponte Romano: http://donnedellaresistenzabolognese.it/percorso.php?id=4#/places/28/detail. Notizie biografiche in L. Arbizzani, N.S. Onofri, Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese (1919-1945), vol. IV, Dizionario biografico M-Q, Bologna, Comune di Bologna, Istituto per la storia di Bologna, 1995, p. 599-600 e in Storia e memoria di Bologna http://memoriadibologna.comune.bologna.it/pedrielli-irma-478394-persona.

Livia Venturini, nata il 25 novembre 1913 a Massa Lombarda (RA) e residente a Imola, partecipò alla manifestazione organizzata dai Gdd di Imola il 29 aprile 1944 per protestare contro la guerra, avere migliori condizioni di lavoro e più razioni alimentari. Restò ferita durante l'intervento dei fascisti che per disperdere la manifestazione aprirono il fuoco contro le donne presenti. Morì per la gravità delle ferite il 13 giugno 1944.
Cfr. in Atlante delle Stragi naziste e fasciste, R. Mira, Imola (BO), 29 aprile 1944 [http://www.straginazifasciste.it/?page_id=38&id_strage=5803]. Notizie biografiche su Livia Venturini in L. Arbizzani, N.S. Onofri, Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919-1945), Dizionario biografico, vol. V, R-Z, Bologna, Comune di Bologna, Istituto per la storia di Bologna, 1998, pp. 366-367, sul sito Storia e memoria di Bologna: http://www.storiaememoriadibologna.it/venturini-livia-479607-persona, e sul sito dell'Anpi nazionale, Donne e uomini della Resistenza: http://www.anpi.it/donne-e-uomini/904/livia-venturini.

Ada Zucchelli, nata il 25 febbraio 1917 a Calderara di Reno (BO), residente a Bologna. Partigiana nella 7ª Gap con il ruolo di staffetta impegnata nel servizio collegamento e informazioni. Fu catturata, grazie ad una delazione, dai fascisti della Brigata nera insieme ad altri due componenti di una squadra della 7ª Gap in una base in via Ponte Romano a Bologna. Lei, suo nipote Roveno Marchesini e Irma Pedrielli furono portati alla caserma Borgolocchi, dove furono interrogati e torturati; infine il 19 settembre 1944 vennero condotti al poligono di tiro di Bologna per essere fucilati.
Cfr. T. Rovatti, Poligono di tiro Bologna, 19 settembre 1944, in Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia [http://www.straginazifasciste.it/?page_id=38&id_strage=5249] e Donne della Resistenza bolognese. I luoghi e le forme della presenza, percorso Partigiane e Staffette, via Ponte Romano: http://donnedellaresistenzabolognese.it/percorso.php?id=4#/places/28/detail. Notizie biografiche in L. Arbizzani, N.S. Onofri, Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese (1919-1945), vol. V, Dizionario biografico R-Z, Bologna, Comune di Bologna, Istituto per la storia di Bologna, 1998, p. 722 e in Storia e memoria di Bologna http://memoriadibologna.comune.bologna.it/zucchelli-ada-478543-persona.

Allegato Nessun allegato

Ente di conservazione Fondazione Gramsci Emilia-Romagna

Fondo archivistico Partito comunista italiano, Triumvirato insurrezionale Emilia-Romagna, Direttive
Segnatura b. 4, fasc. 20

Note di provenienza archivistica