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Gruppo difesa della donna

Descrizione

Nella relazione che rimane anonima viene riassunta l'attività dei Gdd a Belluno. Già dall'occupazione tedesca del territorio le donne si mobilitarono per fornire aiuti ai soldati che entravano nella clandestinità, agli ebrei, ai prigionieri inglesi, a coloro che erano fuggiti dai campi di concentramento. Organizzato dalle donne bellunesi esisteva già un collegamento tra il campo di concentramento di Bolzano e il CLN di Belluno per favorire la fuga dei prigionieri a mezzo della partigiana Franca Bonvicini. La sera del 17 marzo 1945 in cui furono impiccati quattro partigiani sulla piazza di Belluno le donne organizzarono la serrata di case e di esercizi pubblici nonostante le minacce ricevute dai tedeschi. Nel marzo per iniziativa del CLN di Belluno fu delegato ai Gdd il coordinamento dell'assistenza ai partigiani. L'assistenza ai feriti era effettuata nell'ospedale civile, successivamente i Gdd si occuparono dei reduci dai campi di concentramento. Anche il servizio informazioni, i collegamenti con le staffette, la diffusione dei volantini. della stampa e della propaganda clandestina erano mansioni dei Gdd. Nei giorni che precedettero l'insurezione l'azione dei Gdd fu particolarmente importante perchè i loro spostamenti erano meno controllati dai tedeschi. A liberazione avvenuta si dovettero occupare di arruolare nuove forze femminili per fornire assistenza in un ospedaletto partigiano che aveva sede nel Collegio delle suore di Maria Bambina.


Autore
Luogo

Tipologia relazione dattiloscritta
Estremi cronologici [post 1945]

Persone citate

Franca Bonvicini

Enti citati

CLN di Belluno
Collegio di S. Maria Bambina (Belluno)


Soggetti
  • Attività
Specifica per soggetti

Note

Allegato Nessun allegato

Ente di conservazione Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'Età Contemporanea (Isbrec)

Fondo archivistico Fondo Aristide Zenoni
Segnatura Busta 2 fascicolo 4

Note di provenienza archivistica