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Costituzione del Comitato provinciale della difesa della donna

Descrizione

Gino interviene discutendo della necessità di creare il Comitato, afferma che le donne devono assumere le proprie responsabilità nella lotta di liberazione nazionale. Il Comitato dovrà ottenere la collaborazione di tutte le donne antifasciste e coordinare gli sforzi di ognuna, dirigendoli esclusivamente ad ineterssi nazionali. Individua due modi con cui la donna può collaborare: contribuire al movimento e partecipare alla ricostruzione. Si sofferma sul primo che è il più attuale ed è quello di assistenza, di informazione, di raccolta di generi e indumenti. Per quanto riguarda il secondo modo la donna 'potrà esplicare la sua attività di equilibrio nelle masse, dedita agli attributi della sua femminilità'. La riunione si conclude con la definizione delle singole mansioni e la divisione in settori della provincia. Paola viene nominata responsabile temporanea del gruppo. Sono assenti temporaneamente le esponenti della Dc e del Pa.


Autore Comitato provinciale femminile Difesa interessi della donna
Luogo

Tipologia lettera dattiloscritta
Estremi cronologici 19/03/1945

Persone citate

Vincenzo (Alberto De Meda)
Vaninca (Giuseppina Zampese Vergerio)
Sirio (Dina Polit)
Zibibi (Bianca Bassi Zuliani)
Paola (Rosanna Vedana)
Fiamma (Clara Segato)
Gino
Carlo
Giorgio

Enti citati


Soggetti
  • Organizzazione interna
Specifica per soggetti

Note

Allegato Nessun allegato

Ente di conservazione Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'Età Contemporanea (Isbrec)

Fondo archivistico Fondo Resistenza
Segnatura

Note di provenienza archivistica