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Difendiamo i nostri figli!

Descrizione

Le donne bolognesi sono chiamate a difendere le proprie case e i propri familiari dalla ritirata violenta dei nazisti, impedendo loro di distruggere e/o asportare le risorse alimentari, deportare gli uomini, distruggere le case e il patrimonio nazionale.
Il testo invita le donne di Bologna («operaie, contadine, impiegate, professioniste, massaie») ad iscriversi ai Gruppi di difesa della donna che raccolgono donne senza distinzioni politiche, sociali o religiose «per formare un solo blocco delle donne italiane nella lotta di liberazione e nella vita futura del Paese». Attraverso la partecipazione ai Gdd e alla lotta di liberazione, infatti, le donne acquisiranno la possibilità di «fare valere i vostri diritti e partecipare attivamente al governo della Nazione, in seno alla nuova democrazia; per trattare e risolvere tutti i problemi che v'interessano direttamente ed in particolare i problemi della famiglia e dei figli».
In chiusura il testo chiama le donne a tenersi pronte per lo sciopero insurrezionale e per l'insurrezione popolare armata sotto l'egida del Cln e all'interno dei Gdd o delle Sap (Squadre di azione patriottica) femminili, così da imitare Anita Garibaldi e le altre eroine del Risorgimento, e quelle della lotta di liberazione.


Autore Il Comitato cittadino dei Gruppi di difesa della donna e per l'aiuto ai combattenti della libertà
Luogo Bologna

Tipologia altro - bozza dattiloscritta (con firma manoscritta e correzioni manoscritte) per volantino
Estremi cronologici [01/12/1944-01/02/1945]

Persone citate

Anita Garibaldi

Enti citati

Gruppi di difesa della donna
Comitato di liberazione nazionale


Soggetti
  • Rivendicazioni politiche
  • Questione femminile
  • Organizzazione interna
  • Attività
Specifica per soggetti

Note

Il documento è conservato in un fascicolo che raccoglie gli originali per la stampa inviati alla tipografia clandestina del Partito comunista dalla sezione Agit-Prop (agitazione-propaganda) della Federazione bolognese del Pci.
Nella tipografia venivano stampati pubblicazioni, manifesti e volantini del Pci, delle brigate partigiane, degli organismi dirigenti Comando unico militare Emilia-Romagna (Cumer), e Comitato di liberazione nazionale (Cln) e delle organizzazioni di massa come i Gruppi di difesa della donna (Gdd) e il Fronte della gioventù (Fdg) di provenienza locale o centrale.

Il testo fa riferimento all'avvicinamento degli Alleati e alla prossima insurrezione; da questo si desume che il documento sia risalente alla fine del 1944 o ai primi mesi del 1945.

Allegato Nessun allegato

Ente di conservazione Fondazione Gramsci Emilia-Romagna

Fondo archivistico Partito comunista italiano, Triumvirato insurrezionale Emilia-Romagna
Segnatura b. 1, fasc. 1, f. 351

Note di provenienza archivistica