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PERCHE' SONO SORTI I GRUPPI DI DIFESA DELLA DONNA - TRACCIA DI UN DISCORSO ALLE ADERENTI

Descrizione

Due fogli dello stesso manoscritto, rivolto alle aderenti, dove sono esplicitati i punti principali della nascita dei gruppi stessi, il loro senso di esistere. L’appoggio ai partigiani, materiale e morale. Dare alla donna la possibilità di elevarsi nella società, chiedendo gli stessi diritti dell’uomo. Vi devono far parte tutte le donne antifasciste di ogni tendenza politica, età, ceto e religione. Far crescere nelle donne una sana mentalità e coscienza; spingerle a lottare, a non aver paura, a non indietreggiare. Preparare le donne per l’insurrezione, parlando dell’importanza di quel giorno e che vi partecipino in massa. Vengono espressi anche i futuri compiti delle donne, le cariche che dovranno occupare, il diritto al voto. Sensibilizzare i loro uomini a far parte dei Sap. La responsabile di ogni gruppo di unirlo una volta alla settimana, leggendo la stampa e commentandola. Per terminare, badare che nelle file dei gruppi di difesa non entrino donne immorali. Il manoscritto è riconoscibile dalla calligrifia. (1)


Autore Zelina Rossi, Anna
Luogo Provincia di Reggio Emilia

Tipologia altro - Manoscritto di due fogli sui quali sono descritti i punti caratterizzanti i Gruppi Difesa della Donna
Estremi cronologici [00/00/1944]

Persone citate

Enti citati

Sap


Soggetti
  • Organizzazione interna
Specifica per soggetti

Note

(1)Il manoscritto non è firmato ma riconoscibile per la calligrafia Zelina Rossi, Anna (appurata l’appartenenza dello scritto attraverso una delle figlie di Zelina, Anna Salsi). Zelina era responsabile dei Gdd per le zone di Rubiera, San Martino in Rio, Correggio, Budrio, S. Prospero, Bagnolo, Guastalla e Novellara. Alcuni scritti sono di suo pugno, firmati con il nome di battaglia, o come in questo caso riconoscibili per la calligrafia. La casa dove abitava Zelina a San Michele della Fossa, frazione di Bagnolo in Piano, fu una casa di latitanza.

Alessandro e Denis Fontanesi, Volti di Libertà, Ed. Bertani & Ci, Biblioteca Anpi di Reggio E., cit. pp. 286-291.
Appari, Artioli, Caiti, Gagliani, Spinabelli, Paura non abbiamo , Ed. Il Nove, Biblioteca Anpi di Reggio E. cit. pp. 101
A. Appari, I gruppi di difesa della donna a Reggio Emilia, cit. pp.166-181


Ente di conservazione Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Reggio Emilia

Fondo archivistico Archivi della Resistenza - 2a Sezione Guerra di Liberazione
Segnatura Fondo Zelina Rossi, Busta 11E, Fascicolo n° 1, Schemi di conversazione

Note di provenienza archivistica

I documenti appartenenti a Zelina Rossi furono nascosti fino alla liberazione dall'autrice stessa. Aveva raccolto molto materiale sia dei Gdd, del Pci, del Cln di Reggio Emilia, che essa si premurò con molta attenzione di conservare . Tutto il materiale fu acquisito dall'Amministrazione Provinciale di Reggio Emilia il 17/01/1968 e versato a Istoreco nel 1997. Appena fu possibile il materiale fu schedato dagli archivisti, dando vita al fondo "Zelina Rossi" ad oggi lì conservato. Comprende 1 busta suddivisa in 11 fascicoli per un totale di 169 carte. Il fondo contiene minute di interventi e di relazioni, materiale sul Soccorso Rosso, schemi di conversazione, materiale per i partigiani, copie di stampati. Alcuni documenti sono dattiloscritti, molti manoscritti. Lo stato di conservazione risulta buono.