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[Profughi!]
Il volantino, a stampa, si rivolge ai "profughi", cioè a coloro che hanno perso le case perché danneggiate o perché costretti a lasciarle ai tedeschi e si apre con una descrizione della loro situazione. I "profughi", prosegue il volantino, potranno alleviare le loro sofferenze e quelle dei loro figli solo a condizione di organizzarsi e manifestare in massa "esigendo dalle autorità cittadine, una sufficiente distribuzione di alimenti, di combustibile, di vestiti, di scarpe e di coperte". In questa loro lotta, li incita il volantino, devono unirsi alle masse popolari, formando un unico fronte solidale e costituire i loro Comitati popolari di rione di strada e di villaggio. Il volantino li incita inoltre a non lasciarsi ingannare dalle promesse e a tenere duro. Se non si otterrà nulla con l'azione di massa, allora dovranno prendere d'assalto i magazzini degli aguzzini nazi-fascisti, vuotarli e, attraverso i loro Comitati, distribuire i prodotti a tutta la popolazione.
La loro tragica situazione, conclude il volantino, potrà essere risolta solo con "la lotta dura e tenace di ogni giorno, con l'insurrezione armata popolare, che ridarrà alla nostra Patria la libertà e l'indipendenza nazionale".
Riporta la data del 14 gennaio 1945, ma manca del luogo. E' firmato "I Gruppi di Difesa della Donna e per l'assistenza ai Combattenti della Libertà di Bologna e Provincia" in fondo a destra e "Il Comitato Popolare dei Profughi di Bologna" in fondo sulla sinistra.
Il Comitato Popolare dei Profughi di Bologna
- Altro (aggiungere specifica)
Bibliografia:
Unione donne italiane, I gruppi di difesa della donna 1943-1945, Roma, UDI, 1995.
La documentazione si è sedimentata nel corso degli anni, attraverso l’attività di raccolta e di ricerca promossa fin dall’immediato dopoguerra dal Museo del Risorgimento e della Resistenza, affiancato, dal 1973, dal Centro Etnografico Ferrarese, che ha esteso il proprio ambito di interesse anche a territori extra - provinciali. La raccolta è stata inizialmente conservata negli Archivi del Centro di documentazione storica del Comune di Ferrara. Alcuni anni orsono il Comune ha proceduto a dare un diverso assetto alle proprie istituzioni culturali e realizzato diversi accorpamenti "amministrativi" con la logica di creare un polo dei musei e un polo delle carte. Presso il Museo del Risorgimento e della Resistenza sono rimasti materiali tematici di pertinenza che in precedenza erano appartenuti al Centro di documentazione storica del Comune di Ferrara.
Il fondo archivistico che contiene il documento qui schedato è oggi consultabile, previo appuntamento, presso il Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara. Non esiste un inventario. Nel 2002 è stata tuttavia pubblicata una Guida agli archivi del'Unione Donne Italiane (nei Quaderni della Rassegna degli Archivi di Stato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali) che fornisce un orientamento per quanto riguarda i documenti relativi ai Gruppi di difesa della donna e all'Associazione donne italiane.
Un altro volantino originale come quello qui schedato è contenuto nello stesso fondo, ma in un fascicolo diverso.