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Al Comitato di liberazione nazionale Imola
Il Gruppo di difesa della donna della zona di Imola chiede il riconoscimento al Cln di Imola sulla base dell'impegno dimostrato dalle donne nella lotta di liberazione. Il documento cita fra le attività la partecipazione delle donne dei Gdd alle formazioni partigiane delle Brigate Garibaldi, dei Gap e delle Sap, il lavoro di raccolta di vestiti, medicinali e alimenti per i partigiani, l'organizzazione di manifestazioni e agitazioni contro tedeschi e fascisti nei paesi e nei luoghi di lavoro. Ricorda anche, senza fare i loro nomi, due donne uccise a Imola nel corso di una manifestazione (v. Persone citate e Note).
Livia Venturini
Maria Zanotti
(non sono citate esplicitamente, ma si fa riferimento a loro).
Brigate Garibaldi
Gap
Sap
Cln
governo nazionale [del Sud]
Gdd
- Rapporto con altre organizzazioni
Il testo fa riferimento alla manifestazione di Sesto Imolese e a quella di Imola del 29 aprile 1944 organizzata con il contributo delle donne dei Gdd e che vide la partecipazione principalmente di donne. Si trattò di una delle numerose manifestazioni e dei numerosi scioperi nei luoghi di lavoro svolti nella primavera del 1944 su impulso dei dirigenti del Partito comunista e del movimento antifascista e partigiano del Bolognese e dell’Imolese. Le manifestazioni di piazza organizzate in diversi centri della provincia ebbero per protagoniste le donne, sia quelle attive nei nascenti Gruppi di difesa della donna e negli altri organismi legati alla Resistenza, e altre donne non direttamente impegnate, ma toccate dai problemi economici e sociali causate dalla guerra, dal fascismo e dall'occupazione. Le donne dei nascenti Gdd e quelle già organizzate ebbero compiti di organizzazione e mobilitazione delle altre, compiti che svolsero attraverso una capillare azione di propaganda. A Imola si decise di far precedere lo sciopero dei lavoratori delle fabbriche del 1° maggio 1944 da una manifestazione di donne. La mattina del 29 aprile donne provenienti da Imola, dalle frazioni di San Prospero, Sasso Morelli e Sesto Imolese e dalle località Osteriola e Pontesanto confluirono nella piazza principale di Imola per protestare e manifestare sotto il municipio. L’intervento dei militi fascisti della Guardia nazionale repubblicana fu molto duro: essi aprirono il fuoco, sparando sulla folla e ferendo Maria Rosa Zanotti, la quale morì poco dopo, e Livia Venturini che morì nel giugno successivo. In conseguenza dei fatti del 29 aprile 1944 le maestranze delle fabbriche imolesi scioperarono fino al 1° maggio quando agli operai si unirono i lavoratori agricoli. Cfr. N. Galassi, Imola dal fascismo alla liberazione 1930-1945, Bologna University Press, Imola, 1995, pp. 296-305 e in Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia, R. Mira, Imola (BO), 29 aprile 1944 [http://www.straginazifasciste.it/?page_id=38&id_strage=5803].
Livia Venturini, nata il 25 novembre 1913 a Massa Lombarda (RA) e residente a Imola, si avvicinò alla Resistenza come staffetta e componente dei Gdd. Riconosciuta partigiana. Cfr. L. Arbizzani, Nazario Sauro Onofri, Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919-1945), Dizionario biografico, vol. V, R-Z, Bologna, Comune di Bologna, Istituto per la storia di Bologna, 1998, pp. 366-367; sito Storia e memoria di Bologna: http://www.storiaememoriadibologna.it/venturini-livia-479607-persona; sito dell'Anpi nazionale, Donne e uomini della Resistenza: http://www.anpi.it/donne-e-uomini/904/livia-venturini.
Maria Zanotti, nata a Castel del Rio (BO) il 10 aprile 1891, residente a Imola. Riconosciuta partigiana. Cfr. L. Arbizzani, Nazario Sauro Onofri, Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919-1945), Dizionario biografico, vol. V, R-Z, Bologna, Comune di Bologna, Istituto per la storia di Bologna, 1998, p. 442; sito Storia e memoria di Bologna:http://memoriadibologna.comune.bologna.it/zanotti-maria-480021-persona.