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ALLE COMPAGNE DIRIGENTI
Il Comitato nazionale dei gruppi di difesa della donna, nasce nel novembre del 1943, a distanza di un anno dalla sua formazione, viene inviato a tutte le dirigenti la circolare che fa il punto della situazione rispetto al movimento. A Reggio Emilia i gruppi di difesa entrano in attività nel marzo del 1944, nel clima della peggiore ferocia nazi-fascista.
Il documento affronta l’organizzazione che deve vedere all’interno dei vari comitati provinciali la rappresentanza di donne di tutte le appartenenze politiche. Non vi devono essere solo compagne iscritte al pci o simpatizzanti, ma un’organizzazione aperta a tutte le donne antifasciste, appartenenti a qualsiasi corrente politica o religiosa. Le indicazioni ed il riconoscimento dei Gruppi di difesa della donna da parte del Cln, implica che ai vertici dei comitati locali ci siano donne appartenenti ad altri partiti, pena la rimozione del riconoscimento stesso. Ciò che fotografa la realtà è che il movimento si sviluppa grazie e soprattutto alle donne che simpatizzavano o erano attiviste del Pci, mentre quelle appartenenti ad altre formazioni politiche entreranno in attività in un secondo momento. L’accordo raggiunto fra i partiti del Cln, invita tutti i gruppi femminili appartenenti alle diverse formazioni politiche ad entrare nei gruppi di difesa della donna, pur mantenendo la propria autonomia politica. La richiesta è di allargare la formazione dei gruppi locali, dimostrando di voler lavorare seriamente per lo sviluppo dell’organizzazione.
- Organizzazione interna
A. Appari, L. Artioli, N. Caiti, D. Gagliani, L. Spinabelli, Paura non abbiamo...., Ed. Il Nove, pp. 86 - 87
Il grosso del materiale documentario è giunto ad Istoreco negli anni Settanta-Ottanta ed è stato versato all’istituto dalle Associazioni Partigiane.
Il fondo “Archivi della Resistenza” è il fondo più consistente e ricco dell’Archivio Istoreco. La provenienza è dall’Ufficio storico di Anpi di Reggio Emilia. I documenti sono stati versati all’Istituto storico in varie riprese fino al 1981. Il fondo è stato suddiviso secondo i comandi militari che operavano nella provincia; è costituito da Buste, a loro volta suddivise in fascicoli. il documento allegato alla scheda è contenuto nella Busta n.2, “Comandi ed Enti Vari”, fascicolo 10 (GDD Pianura Montagna)