Scheda documento torna alla ricerca

DONNE DI REGGIO, INSORGETE!!

Descrizione

È un volantino che invita tutte le donne ad ad insorgere. Siamo nel settembre 1944. (1) E’ l’ora tanto attesa, i partigiani e gli alleati stanno per entrare in città. E’ giunto il momento che aspettavamo ed ogni donna si assuma la responsabilità per schierarsi a fianco dei loro uomini per la difesa della famiglia e per l’avvenire dei figli. Nell'interesse del popolo e di tutta la nazione i gruppi di difesa della donna sono chiamati tutti a mobilitarsi. Le donne reggiane devono avere un solo pensiero, la liberazione di Reggio. Poi ci sarà la pace, la fine delle fucilazioni, degli incendi, delle deportazioni, in una sola parola, la fine del fascismo. Avanti tutte in quest’ora di lotta così dura ma anche così grande. Tutte insieme gridiamo: A morte i nemici, Viva l’Italia, Viva la libertà.
In alto c'è la firma di Rossi Zelina, Anna (2)


Autore Gruppi di difesa della donna
Luogo Reggio Emilia

Tipologia volantino
Estremi cronologici 26/09/1944

Persone citate

Enti citati


Soggetti
  • Rivendicazioni politiche
  • Attività
Specifica per soggetti

Note

(1)E' un volantino che invita tutte le donne di Reggio ad insorgere. Siamo nel settembre 1944; alla fine di agosto il Magg. Johnston, capo della missione militare inglese, riferì che gli Alleati stavano per sferrare una forte offensiva sul fronte italiano. I partigiani reggiani con i modenesi e parmensi ricevettero la comunicazione di passare all’azione il 31 di agosto. Era convinzione comune e diffusa che la Valle Padana sarebbe stata presto liberata, sta proseguendo lo sfondamento della Linea Gotica . Il 22 settembre la 1a Divisione Corpo Britannico libera San Martino in Strada a Forlì, ed il 24 Sant'Arcangelo di Romagna, mentre alcune pattuglie superano il fiume Rubicone . Il Comando Garibaldino informò immediatamente tutti i comandi della pianura ed emanò un ordine di operazione a tutte le formazioni dipendenti. Per tutto il mese di settembre ci furono azioni distribuite in quasi tutta la provincia, che videro i Garibaldini con i Gap ed i Sap protagonisti di importanti azioni di attacchi, azioni di disturbo, sabotaggio, cattura dei nemici. Il mese è intensissimo di azioni, che provano duramente gli antifascisti. Tutta la popolazione della provincia aveva fino a pochi giorni prima vissuto per lunghe settimane in uno stato di ansiosa aspettativa, dove i partigiani avevano lottato duramente in montagna ed in pianura nell'intento di affrettare il giorno della Liberazione. Ma fu una Liberazione mancata. Ci vorranno altri 7 durissimi mesi prima che ciò avvenga. Le donne appartenenti ai G.d.D. si mobilitarono in massa in questi lunghi mesi collaborando strenuamente con tutti.
G. Franzini, Storia della Resistenza Reggiana, Anpi Reggio Emilia, pp. da 277-328
(2)Zelina Rossi, Anna, fu una delle prime donne reggiane ad entrare nel movimento della resistenza contro il fascismo ed il nazismo. Fin dall’inverno del 1943-44, a soli 20 anni , prese parte attiva al lavoro clandestino di propaganda antifascista e di organizzazione del movimento partigiano ed entrò poi a far parte, come dirigente, del Comitato provinciale dei Gruppi di difesa della donna, svolgendo un ruolo attivo particolarmente a Bagnolo, dove allora abitava, e nei comuni limitrofi della “Bassa”. In alcune occasioni svolse delicatissime missioni di collegamento in qualità di staffetta; nel marzo del 1945, su incarico del Cln provinciale, compì un avventuroso viaggio in bicicletta Reggio-Milano e ritornò per portare, in una borsa a doppio fondo, le direttive per l’insurrezione finale del Clnai.
A. Paterlini, Partigiane e Patriote della provincia di Reggio Emilia, Ed. Libreria Rinascita 1977, pp.444-445-446


Ente di conservazione Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Reggio Emilia

Fondo archivistico Archivi della Resistenza
Segnatura Busta 11 E - Fascicolo 1 - Fondo Zelina Rossi - schemi di conversazione

Note di provenienza archivistica

I documenti appartenenti a Zelina Rossi furono nascosti fino alla liberazione dall'autrice stessa. Aveva raccolto molto materiale sia dei Gdd, del Pci, del Cln di Reggio Emilia, che essa si premurò con molta attenzione di conservare . Tutto il materiale fu acquisito dall'Amministrazione Provinciale di Reggio Emilia il 17/01/1968 e versato a Istoreco nel 1997. Appena fu possibile il materiale fu schedato dagli archivisti, dando vita al fondo "Zelina Rossi" ad oggi lì conservato. Comprende 1 busta suddivisa in 11 fascicoli per un totale di 169 carte. Il fondo contiene minute di interventi e di relazioni, materiale sul Soccorso Rosso, schemi di conversazione, materiale per i partigiani, copie di stampati. Alcuni documenti sono dattiloscritti, molti manoscritti. Lo stato di conservazione risulta buono.