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MONDINE

Descrizione

Questo manifestino fu redatto sempre dai G.d.D. successivamente a quello che invitava le mondine a non abbandonare le proprie famiglie (vedi scheda n. 839).
Il manifesto è un forte appello alle Mondine e diceva di esigere che:
il salario sia adeguato all'aumento del costo della vita e che sia pagato tutto o in gran parte in natura; che il vitto che vi aspetta sia abbondante come qualità e che sia sufficientemente condito;
che vi siano concessi i supplementi alimentari destinati ai lavoratori addetti ai lavori pesanti;
che vi siano concessi dei supplementi straordinari di indumenti e di scarpe per supplire al maggior consumo;
delle garanzie per le condizioni igieniche dell’alloggio;
dovete impedire che i padroni vi affamino e vi impongano inumane condizioni di lavoro.
Ogni chilo di riso in meno che andrà ai tedeschi sarà un giorno in meno di guerra e distruzione.
Il frutto della nostra terra e del nostro lavoro deve rimanere in Patria; così i nostri figli devono restare tra di noi a lavorare e combattere per il nostro popolo e non andare a lavorare in terre straniere, in lontani fronti per i nostri nemici.
Costituite i vostri comitati di agitazione di cascina e di risaia, imponente le vostre rivendicazioni con manifestazioni di massa, con sospensioni di lavoro, se necessario lo sciopero.
Con la vostra compattezza e con la vostra decisione difendete le vostre vitali esigenze, affermando la vostra volontà di liberazione dall'occupante tedesco e dai traditori fascisti.


Autore Gruppi di difesa della donna
Luogo Provincia di Reggio Emilia

Tipologia manifesto
Estremi cronologici

Persone citate

Enti citati


Soggetti
  • Rivendicazioni economiche
  • Rivendicazioni politiche
  • Attività
Specifica per soggetti Aiuto e sostegno rivendicando condizioni migliori di lavoro

Note

Con la guerra in corso le mondine sentirono che era venuto il momento di pretendere giustizia, di organizzarsi, per agire nel loro interesse immediato, dopo anni di soprusi e sfruttamento, ma con la consapevolezza di contribuire anche alla lotta contro i nazifascisti. Va tenuto presente che le mondine si ribellarono già molti anni prima alle dure condizioni di lavoro. Da una testimonianza di Idea Del Monte, agricola, tra le prime responsabili dei Gruppi di difesa, partigiana combattente. "Nel 1932 io e la mia amica Corbelli Alma, cominciammo a discutere con le mondine convincendole che avevano diritto d una vita migliore. Facemmo un volantino intitolato "La Risaia". La redazione fu organizzata in casa della madre di Arduini, che dopo la morte del figlio, (Armando, ucciso dai fascisti nel 1922) si era trasferita in una casetta isolata sul Crostolo. La polizia scoprì la casa il 1° giugno 1932 e arresto' la Del Monte e la Corbelli che per quell'attività di preparazione del volantino si presero 5 mesi di carcere; uscirono con l'amnistia del 28 ottobre 1932. (2) In seguito alla Del Monte fu impedito di lavorare in risaia, incontrando per un certo periodo la difficoltà di trovare un altro lavoro, in quanto segnalata. Nell'estate del 1944 aderisce ai G.d.D. con il ruolo di dirigente.
(1) G. Franzini, Storia della Resistenza Reggiana, a cura di Anpi, ed.Nuova Futurgraf, pp.210
(2) A. Paterlini, Partigiane e Patriote della provincia di Reggio Emilia, Ed. Libreria Rinascita 1977,pp. 197.


Ente di conservazione Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Reggio Emilia

Fondo archivistico Archivi della Resistenza
Segnatura Fototeca - GDD

Note di provenienza archivistica

Una parte di documenti sono consultabili presso la Fototeca dell’Istituto. Sono stati inseriti una serie di documenti contenuti nel fondo “Archivi della Resistenza” che è il fondo più consistente e ricco dell’Archivio Istoreco. La provenienza è dall’Ufficio storico di Anpi di Reggio Emilia. I documenti sono stati versati all’Istituto storico in varie riprese fino al 1981.