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Donne italiane! I nostri figli...

Descrizione

Il testo si apre parlando dei renitenti alla chiamata alle armi, una scelta dettata dalla consapevolezza «che la divisa di Mussolini è la divisa del disonore, [...] che non si salva la Patria servendo l’invasore, [...] che è vicina l’ora degli sbarchi liberatori e dell’insurrezione del popolo». Tale scelta incontra l'approvazione e il sostegno della popolazione italiana. Le donne devono dare ai renitenti il loro «appoggio [...] completamente e continuamente». E lo stesso sostegno deve andare ai partigiani, «ogni battaglia dei [quali] è un passo verso la vittoria, la liberazione e la pace». Le donne devono inoltre portare al combattimento chi è ancora esitante e spingere a lottare a fondo coloro che sono già attivi nelle formazioni combattenti. Infine, compito delle donne è quello di sottrarre al carcere e alla fucilazione gli arrestati e i condannati attraverso scioperi e manifestazioni.


Autore Gruppi di difesa della donna e per l'assistenza ai combattenti della libertà
Luogo

Tipologia altro - bozza dattiloscritta per volantino
Estremi cronologici s.d.

Persone citate

Enti citati


Soggetti
  • Attività
Specifica per soggetti

Note

Il testo fu probabilmente unito a quello rivolto alle Operaie, impiegate, lavoratrici italiane! (scheda 899) in un unico manifesto. Lo si deduce da un appunto manoscritto accanto ai due testi.

Allegato Nessun allegato

Ente di conservazione Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea in Ravenna e provincia

Fondo archivistico Fondo stampa clandestina ANPI Conselice fam. Rocca
Segnatura

Note di provenienza archivistica