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Direttive per il lavoro da svolgere tra le contadine
Le direttive partono dalla constatazione che il lavoro tra le donne nelle campagne non è ancora avanzato come quello svolto nelle città e la rete dei Gdd non è sviluppata. I Gruppi di difesa hanno sbagliato a porre per le donne delle campagne gli stessi obiettivi posti per le donne della città, mentre le rivendicazioni femminili per le lavoratrici agricole sono necessariamente diverse e specifiche per il tipo di lavoro che svolgono a seconda che siano braccianti, mezzadre, affittuarie o proprietarie. Se l'organizzazione dei Gdd «vuole diventare l'organizzazione di tutte le donne italiane, essa deve preoccuparsi dei loro bisogni, delle loro condizioni di vita, aiutarle a conquistare i miglioramenti necessari». I vari Gruppi e gli organismi dirigenti di livello locale non devono applicare pedissequamente le direttive della segreteria nazionale, ma «senza [...] spostare il senso politico della direttiva [...] discuterla e applicarla a seconda delle particolari situazioni [...]. Le responsabili regionali e provinciali devono comprendere che il frutto delle loro esperienze non vale soltanto per lo spazio di territorio da esse controllato, ma deve servire all'insieme del movimento, aiutando le province più deboli a migliorare in base a fatti già realizzati e per conseguenza realizzabili».
Lavorare nelle campagne comporta anche necessari cambiamenti nel modo in cui si organizzano le riunioni rispetto alla città: non nelle case dove vivono famiglie allargate e più nuclei familiari e dove non c'è la necessaria garanzia di segretezza, ma per esempio nei campi; non negli orari in cui le donne delle campagne stanno lavorando, ma nei «rari momenti disponibili e più particolarmente la domenica, avendo però cura di lasciare loro un po' di tempo per i divertimenti, il riposo, le passeggiate, ecc.»; con una maggiore insistenza sul rispetto delle norme cospirative.
Compito delle donne organizzate nei Gdd è far avvicinare le donne delle campagne all'organizzazione e farle aderire ai Gruppi di difesa; le organizzate che lavorano in città e la sera sfollano in campagna devo promuovere la costituzione di Gruppi di campagna e cercare così di far crescere la rete dei Gdd e anche di superare le barriere imposte tra donne di città e donne di campagna dal fascismo. Un altro obiettivo delle organizzate nei Gruppi di difesa della donna è quello di portare anche le donne delle campagne a lottare contro il nazismo e il fascismo per la liberazione del paese portando come esempi per la propaganda a favore dei Gdd la condizione di miseria, i lutti e le sofferenze provocate dalla guerra voluta dai nazisti e dai fascisti.
La segreteria nazionale dei Gdd chiede alle attiviste incaricate di lavorare tra le masse femminili contadine di studiare la circolare, di metterla in pratica e di relazionare in breve tempo sui risultati conseguiti per lo sviluppo dei Gruppi nelle campagne.
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